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Tim Franco è un fotografo franco-polacco attivo in Cina e in Corea del Sud. Nato a Parigi, si è trasferito in Cina nel 2005 dove ha cominciato a documentare la rapida urbanizzazione del paesaggio nel Paese e la migrazione di massa dalle zone rurali. Ha fotografato il nuovo Molteni&C / Dada Flagship Store a Seul in Corea del Sud.
PC Che cosa l’ha attirata in Cina la prima volta?
TF Ero giovane e volevo andarmene dalI’Europa in cerca di avventure. Allora la Cina era ancora abbastanza sconosciuta. Sono arrivato con l’idea di restarci per sei mesi e ci sono rimasto 11 anni. Poi ho avviato un progetto, in collaborazione con il critico francese di architettura Frédéric Edelman, per realizzare un libro sullo stato dell’architettura e dell’urbanesimo nella Cina di oggi.
PC Allora com’era l’architettura contemporanea in Cina?
TF Il Paese stava cambiando molto in fretta con eventi come le Olimpiadi di Pechino nel 2008 o l’Expo a Shanghai nel 2010 che ne stavano trasformando le infrastrutture. Molte committenze pubbliche sono state assegnate ad architetti di fama internazionale – nomi come Rem Koolhaas e Zaha Hadid – il che in un certo senso equivaleva ad acquistare una borsa di Louis Vuitton come status symbol, ma stavano emergendo anche parecchi architetti cinesi di talento come Wang Shu. Come ha avuto inizio il progetto Metamorpolis? Avevo intenzione di avviare un nuovo progetto tutto mio, ma a Pechino e a Shanghai hanno ritenuto che entrambe le città fossero già state ampiamente documentate. Ho considerato piuttosto alcune città di secondo piano come Wuhan e Chongqing. Quando sono arrivato a Chongqing, ricordo che ho pensato: “Questo è il posto che fa per me”. Lo sentivo quasi costruito su misura – in un unico luogo c’era tutto quello che mi piace delle città. Non come New York dove ci sono solo grattacieli – che non mancano anche a Chongqing, ma sono costruiti vicino alle montagne e ai fiumi. La città esiste ad altezze diverse.
PC Da che cosa è stata trainata la rapida espansione di Chongqing?
TF Da che cosa è stata trainata la rapida espansione di Chongqing? Anzitutto, la città era stata designata tra le quattro Principali Città del Paese accanto a Shanghai, Pechino e Tianjin, e le era stato assegnato il compito di guidare lo sviluppo economico e culturale delle regioni occidentali e centrali. In secondo luogo, intorno al 2007 cominciarono i lavori del mega progetto della Diga delle Tre Gole sul fiume Yangzte e una moltitudine di tecnici invase le zone a est della città. Oggi l’acqua copre più di 600 km2 di territorio. È stato necessario trasferire un milione di persone, per lo più in direzione di Chongqing. Pertanto Metamorpolis riguarda l’architettura, ma anche la gente della città, in particolare chi è arrivato da zone rurali per vivere in un modo completamente diverso.
PC Come si è sviluppato il progetto?
TF Come si è sviluppato il progetto? Ho visitato ripetutamente la città, ogni volta per due o tre settimane, e all’inizio mi sono limitato a esplorarla. Tanti vecchi quartieri della città venivano demoliti e io ho sentito il bisogno profondo di documentarli prima che scomparissero per sempre. Ma gli scatti del progetto coprono più di cinque anni e nel frattempo ho avuto modo di essere testimone della crescita della città. Fotografavo una zona e poi tornavo dopo qualche mese e la trovavo completamente cambiata.
PC Qual era l’opinione degli abitanti di Chongqing sul cambiamento della loro città?
In Cina c’è l’abitudine di parlare solo del presente. La storia talvolta è meno importante, quindi molte persone non riuscivano a capire perché continuavo a fotografare vecchi edifici. Nel frattempo il rapido sviluppo della città aveva creato un forte divario economico, sociale e culturale tra le generazioni. Molti anziani erano stati contadini in campagna e avevano più difficoltà ad adattarsi al nuovo ambiente, mentre le giovani generazioni erano molto più contente di sottrarsi alla vita contadina. Lavorare sodo e sposarsi non era più una priorità.
PC Oggi lei vive a Seul, qual è il suo prossimo progetto
Il mio impegno così intenso con la gente di Chongqing nel corso del progetto Metamorpolis forse ha segnato una svolta nella mia fotografia, un allontanamento dall’architettura per avvicinarmi di più al ritratto. Quest’anno pubblico il progetto successivo, Unperson, una serie di ritratti di dissidenti nord coreani che racconta la storia dei loro tentativi di integrazione in Corea del Sud. Ho applicato un processo analogico personalizzato per ottenere immagini caratterizzate da imperfezioni o da graffi, a ricordare l’incubo dei viaggi che ciascuno di loro ha attraversato per poter cominciare una nuova vita al Sud.
L’artista italiano Roberto Ruspoli ha interpretato gli archetipi della Collezione 2023 di Molteni&C. L’opera “Il Sogno di Virgilio” fa da sfondo ai nuovi prodotti della Collezione 2023
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